Risk Manager, sfida a sostenibilità e digital transformation
Published
Read time
Global Risk Manager Survey Report 2024 di FERMA
Nel contesto attuale caratterizzato da policrisi e rischi interconnessi, il ruolo del Risk Manager sta diventando sempre più strategico e complesso. In un panorama globale segnato da incertezza geopolitica, crisi climatica e trasformazione digitale, queste figure professionali stanno evolvendo il loro approccio per costruire organizzazioni resilienti.
Il Global Risk Manager Survey Report 2024, l'indagine annuale realizzata da FERMA, l'Associazione europea dei risk manager, mette in luce le principali sfide e opportunità del presente e del futuro. Tre elementi emergono con chiarezza: la crescente rilevanza della sostenibilità, l'esigenza di una valutazione quantitativa dei rischi e la natura sempre più strategica del ruolo del Risk Manager. La capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, anticipare scenari a breve e lungo termine, interpretare le normative in evoluzione e sfruttare le nuove tecnologie diventeranno fattori determinanti per il successo delle organizzazioni.
Global Risk Manager Survey Report: il contesto del 2024
Il Global Risk Manager Survey di FERMA, la ricerca avviata a partire dal 2021, rappresenta un'indagine globale che raccoglie punti di vista e prospettive dei professionisti che si occupano della gestione rischi nelle imprese e nelle organizzazioni. Per la prima volta, nell'edizione 2024, lo studio include risposte provenienti da associazioni internazionali e dalla rete globale di PwC, allargando significativamente il proprio orizzonte di analisi.
Realizzato in collaborazione con importanti associazioni come ALARYS, Club Franco Risk, IRMSA, PARIMA, RIMS e RMIA, il sondaggio ha coinvolto 1041 partecipanti provenienti da 77 Paesi. Questa ampia platea ha consentito di individuare in maniere puntuale le sfide e le opportunità nel campo della gestione rischi.
La ricerca ha interessato principalmente l'Europa (79%), ma ha raccolto contributi da diversi continenti. I settori rappresentati spaziano dall'industria (41%) ai servizi finanziari (28%), dai servizi generali (19%) al settore pubblico (11%). Un dato significativo emerge dall'esperienza dei partecipanti: il 53% dei Risk Manager vanta oltre un decennio di attività professionale, testimoniando un elevato livello di competenza settoriale.
Ruolo strategico del risk manager
Come anticipato nell'introduzione, in uno scenario globale caratterizzato da profonde trasformazioni geopolitiche, ambientali e digitali, il ruolo del Risk Manager si sta evolvendo verso una dimensione sempre più strategica. Questi professionisti sono oggi considerati partner essenziali nella gestione dei rischi e nella pianificazione strategica, capaci di guidare le organizzazioni attraverso periodi di incertezza e cambiamento.
L'influenza dei Risk Manager si estende progressivamente, coinvolgendo sempre più aspetti aziendali. Come vedremo, assume una particolare rilevanza l'integrazione con le funzioni dedicate alla sostenibilità, con un impegno significativo nelle attività ESG (Environmental, Social & Governance). Questo approccio permette di affrontare efficacemente sia le sfide immediate come i cyber-attacchi e le tensioni geopolitiche, sia le problematiche di lungo periodo relative ai cambiamenti climatici e alla transizione ecologica.
La mappatura e quantificazione dei rischi resta una sfida complessa, che i Risk Manager stanno affrontando mediante l'adozione di tecnologie innovative. L'obiettivo è migliorare la precisione delle valutazioni e sviluppare strategie di mitigazione sempre più efficaci.

Andando ad analizzare le prospettive individuate in termini di rischi, sulla base di orizzonti temporali differenti, il report rileva che:
- nel breve termine (12 mesi), i rischi maggiormente avvertiti come incombenti e dunque prioritari sono i cyber-attacchi, le incertezze geopolitiche, il rallentamento economico e la gestione dei talenti;
- nel medio termine (3 anni) troviamo l'evoluzione normativa e gli scenari geopolitici;
- nel lungo termine (10 anni) vengono rilevati come fondamentali l'adattamento climatico, la transizione verso la neutralità carbonica e l'accelerazione tecnologica.
Alla luce di questo contesto, i Risk Manager stanno guadagnando sempre più spazio nei processi decisionali aziendali. Quasi la metà di loro partecipa stabilmente ai Comitati di Consiglio e a quelli Esecutivi, con un significativo miglioramento rispetto al 2022. Particolarmente rilevante è la crescente responsabilità nella definizione di mappe rischi globali e strategici, sebbene permangano alcune aree di miglioramento.
I temi cruciali per il futuro: sostenibilità e digital transformation
L'attuale panorama dei rischi, così come delineato nel paragrafo precedente, richiede un approccio dinamico che bilanci le esigenze immediate con le prospettive di lungo periodo, come l'adattamento climatico e la transizione ecologica.
Dunque i Risk Manager stanno evolvendo il loro ruolo, diventando protagonisti nella definizione dei modelli di gestione dei rischi aziendali (ERM – Enterprise Risk Management) e nella promozione di una cultura aziendale consapevole.
L'integrazione tra Risk Management e le funzioni legate alla sostenibilità sta diventando sempre più stretta, con un coinvolgimento crescente nelle attività ESG, come detto. Molte organizzazioni considerano questi aspetti un'area strategica di investimento, mentre i Risk Manager utilizzano tecnologie innovative per supportare la quantificazione dei rischi.
Il report ha individuato tre focus principali, vediamoli nel dettaglio
Cambiamenti Climatici
Rappresentano la principale minaccia per le organizzazioni nei prossimi 10 anni. Circa il 60% delle aziende include questi rischi nelle proprie mappe, con un incremento del 6% rispetto al 2022. I Risk Manager stanno sviluppando scenari di valutazione dell'impatto finanziario.
Sostenibilità e Conformità
L'attenzione si concentra su aspetti sociali come la due diligence dei fornitori e la mappatura dei rischi sui diritti umani. Le normative europee (CSRD e CSDDD) stanno guidando questa evoluzione. Oltre la metà dei Risk Manager è coinvolta nella valutazione dei rischi ESG, sebbene permangano sfide nella loro quantificazione.
Trasformazione Digitale
Le tecnologie digitali stanno ridefinendo la gestione dei rischi. L'intelligenza artificiale è entrata nelle prime cinque tecnologie utilizzate, passando dal 9% al 13% dal 2022. Gli strumenti di visualizzazione dati hanno registrato un incremento significativo.
I Risk Manager collaborano strettamente con i team IT per gestire i rischi tecnologici, con il 79% coinvolto nei progetti digitali. In tal senso si inquadra anche l'Artificial Intelligence Act, introdotto nel 2023 dall'Unione Europea, al fine di definire un quadro regolatorio basato sul rischio.
Risk management e coperture assicurative
I Risk e Insurance Manager si concentrano sempre più sulla stabilità a lungo termine. Tra le priorità emerge la negoziazione di contratti assicurativi di lungo periodo e l'utilizzo di strumenti di auto-assicurazione, come le captive. Queste strategie mirano a ridurre la dipendenza dai rinnovi annuali delle polizze e a fronteggiare il rischio che alcune attività o località diventino non assicurabili in futuro.
Negli ultimi 12 mesi, il mercato assicurativo ha attraversato un periodo difficile, influenzato da dinamiche economiche, cambiamenti normativi e un panorama di rischi in evoluzione. I principali trend includono:
- aumento del costo dei premi, individuato come il fattore più significativo;
- riduzione della capacità assicurativa e maggiori esclusioni di rischi specifici;
- cambiamenti nella formulazione delle polizze, diventati sempre più frequenti.
In questo contesto, i Risk Manager devono adattare le loro strategie per garantire un'efficace gestione dei rischi e la continuità operativa.
Per rispondere alle difficoltà del mercato, i Risk Manager stanno valutando soluzioni innovative. In Africa, ad esempio, emerge una forte domanda di strumenti assicurativi innovativi per il trasferimento del rischio, al fine di colmare le lacune di un mercato ancora in fase di sviluppo.
I Risk Manager hanno di recente adottato misure per ottimizzare i costi assicurativi e adeguare la copertura alle nuove esigenze. Le principali strategie includono:
- rafforzamento della prevenzione delle perdite, per rimanere competitivi sul mercato assicurativo;
- negoziazione di accordi a lungo termine, per stabilizzare costi e condizioni contrattuali;
- valutazione delle captive, strumenti sempre più rilevanti per affrontare rischi di lungo periodo, soprattutto alla luce della crescente incertezza sulla disponibilità di copertura futura per rischi fisici e digitali.
Per quanto concerne quest'ultimo punto, cioè le auto-assicurazioni, si rileva un trend di crescita, con un leggero aumento previsto nei prossimi anni. Le captive consentono di gestire direttamente rischi complessi e ridurre la dipendenza dal mercato assicurativo tradizionale. Secondo i dati più recenti:
- il 73% dei Risk Manager ha preferito trattenere il rischio nel 2022, sceso al 62% nel 2024;
- la creazione di nuove captive è aumentata, passando dal 12% nel 2022 al 17% nel 2024.
I principali rischi percepiti come non assicurabili in futuro includono:
- rischi fisici legati ai cambiamenti climatici e ai disastri naturali.
- rischi digitali connessi agli attacchi informatici.
Sul fronte delle evoluzioni nelle coperture adotta, nel 2024 si osservano alcune tendenze significative:
- il 25% dei Risk Manager ha ampliato la copertura del rischio informatico, registrando un netto miglioramento rispetto al 14% del 2022;
- solo l’1% dei rispondenti ha segnalato una riduzione della copertura sulla responsabilità D&O, contro il 12% del 2022, segno di maggiore stabilità;
- le polizze catastrofali rimangono una criticità, con il 42% che segnala una riduzione della copertura.
Una soluzione emergente è l'assicurazione parametrica, adottata dal 19% dei rispondenti come metodo per finanziare i rischi, soprattutto quelli legati alle catastrofi naturali. Questo approccio si distingue per la sua capacità di fornire liquidità rapida in caso di eventi specifici, contribuendo a rafforzare la resilienza aziendale.
In generale, ne emerge un quadro in forte evoluzione, una crescente consapevolezza, ma anche il bisogno di trovare nuovi equilibri, sia sul fronte della mappatura dei rischi sia su quello delle coperture assicurative. Tendenze che rendono fondamentale il ruolo del broker assicurativo in affiancamento ai Risk Manager, in particolare nelle PMI che hanno strutture più semplici e dunque necessitano di un indubbio supporto esterno con elevate competenze di settore e territoriali.