Dichiarazione dei redditi 2025: quali spese assicurative detrarre?
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La dichiarazione annuale dei redditi rappresenta uno degli adempimenti fiscali più rilevanti per i contribuenti italiani. Nel 2025, come ogni anno, tutti coloro che nel 2024 hanno percepito redditi superiori alla cosiddetta "no tax area" (soglia fissata a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti) sono tenuti a presentare la dichiarazione tramite una delle modalità previste: dichiarazione semplificata, Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche (PF). Questo documento consente al Fisco di avere una visione complessiva dei redditi percepiti dal contribuente (lavoro, capitale, immobili ecc.), determinando così la posizione debitoria, creditoria o neutra nei confronti dello Stato.
Un aspetto centrale della dichiarazione riguarda la possibilità di ridurre l’imposta dovuta grazie alle detrazioni fiscali, tra cui spiccano quelle relative alle spese assicurative e sanitarie. Nel 2025, alcune novità e chiarimenti normativi rendono particolarmente importante un aggiornamento dettagliato su questi temi.
Novità 2025 nella dichiarazione dei redditi
Segnaliamo innanzitutto le principali novità intervenute sui documenti dichiarativi.
Dichiarazione semplificata
Confermando la sperimentazione avviata nel 2024, la dichiarazione semplificata è disponibile anche nel 2025 per i lavoratori dipendenti. L’accesso avviene tramite l’area riservata dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando SPID, CIE o CNS. Il contribuente, guidato passo dopo passo, deve solo confermare o correggere i dati precompilati, senza dover intervenire manualmente su quadri e righi.
Modello Redditi Persone Fisiche
Nel frontespizio del Modello Redditi PF 2025 sono state introdotte due nuove caselle:
- "Comunicazione CPB" per l’adesione o la revoca al concordato preventivo biennale (2025-2026).
- "Dichiarazione rettificativa mod. 730/2025".
Nel caso di invio autonomo della comunicazione CPB, occorre inserire solo i dati anagrafici, quelli del soggetto firmatario e della presentazione da parte dell’incaricato.
Novità dichiarative
Segnaliamo inoltre che nei modelli 2025 figurano:
- la rimodulazione degli scaglioni e delle aliquote IRPEF, che passano a 3, e l’aumento della detrazione d’imposta per i redditi da lavoro dipendente e assimilato;
- la riduzione di 260 euro delle detrazioni d’imposta per oneri, in relazione ai contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro;
- l'indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti con almeno un figlio fiscalmente a carico e un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro nel 2024;
- l'aliquota al 70% per il superbonus.
Restano confermate le detrazioni per alcune tipologie di spese assicurative, che analizzeremo in dettaglio.
Spese detraibili nella dichiarazione dei redditi 2025
Le spese detraibili sono quelle che riducono direttamente l’imposta lorda da versare. Si differenziano dalle spese deducibili, che invece abbattono il reddito imponibile. Il percorso per il calcolo delle imposte prevede:
- determinazione del reddito imponibile totale;
- sottrazione delle spese deducibili;
- calcolo delle imposte lorde;
- sottrazione delle spese detraibili, determinando così la posizione finale del contribuente, a credito o a debito nei confronti del Fisco.
Detrazioni 2025: assicurazioni vita, infortuni e calamità
Vediamo quali sono le detrazioni previste in ambito assicurativo.
Assicurazioni vita e infortuni
È possibile detrarre il 19% dei premi versati per:
- contratti stipulati o rinnovati prima del 31 dicembre 2000 (durata minima 5 anni, senza concessione di prestiti);
- contratti stipulati o rinnovati dal 1° gennaio 2001 che coprono il rischio morte o invalidità permanente non inferiore al 5%.
Nel caso delle polizze miste, quelle cioè che prevedono una liquidazione sia in caso di morte che di vita entro una certa data, la detrazione non viene applicata al 100% del premio versato, ma soltanto per il rischio morte.
Per le assicurazioni di invalidità, la detrazione riguarda esclusivamente la quota di premio sull’invalidità permanente non inferiore al 5%, in caso l’assicurazione copra anche invalidità inferiori. La detrazione riguarda anche le assicurazioni per gli infortuni al conducente auto, che rientrano tra le polizze accessorie della RCA. Quest'ultima infatti non copre anche i danni al conducente responsabile del sinistro. Il limite massimo di spesa detraibile è di 530 euro, anche in presenza di più polizze, tuttavia ci sono delle eccezioni:
- Per polizze a tutela delle persone con disabilità grave: limite di 750 euro.
- Per polizze contro il rischio di non autosufficienza: limite di 1.291,14 euro. La detrazione spetta solo se il pagamento è avvenuto con mezzi tracciabili (bonifico, carta di credito ecc.), l'uso dei contanti fa perdere il diritto al beneficio fiscale.
Assicurazione eventi calamitosi
Le polizze casa contro eventi calamitosi consentono la detrazione del 19% della quota di premio relativa a questa copertura, senza limite massimo di spesa. La detrazione spetta solo per l’abitazione principale e relative pertinenze.
Altre detrazioni in dichiarazione dei redditi
Chiudiamo con una carrellata sulle principali detrazioni riconosciute ai contribuenti oltre a quelle previste per le assicurazioni.
Nel dettaglio:
- spese mediche, con detraibilità al 19% dell'importo speso al netto della franchigia, un importo minimo al di sotto del quale non è riconosciuta la detrazione, pari a 129,11 euro;
- spese mediche e sanitarie per persone con disabilità;
- spese veterinarie;
- interessi passivi del mutuo;
- spese per l’affitto, beneficio riservato ai giovani;
- spese scolastiche;
- spese per la frequenza di università pubbliche o private;
- spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici;
- spese per l’assistenza personale di anziani o persone affette da disabilità;
- spese per le attività sportive dei figli;
- asilo nido;
- spese funebri;
- intermediazione immobiliare;
- erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche;
- contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
- contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico;
- premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi;
- spese per ristrutturazione;
- acquisto di mobili ed elettrodomestici;
- spese per lavori di risparmio energetico.
Chiudiamo ricordando che dal 2020 la detrazione per alcune delle spese varia in base all’importo del reddito complessivo:
- spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro;
- in caso di superamento del già menzionato limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.
Anticipiamo che il diritto alle detrazioni, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025 (dunque da dichiarare nel 2026), subirà un'ulteriore stretta, nel dettaglio i contribuenti con un
reddito complessivo:
- compreso tra 75.000 euro e 100.000 euro potranno detrarre gli oneri fino all’importo di 14.000 euro;
- superiore a 100.000 euro potranno detrarre gli oneri fino a 8.000 euro.
I limiti sopra visti, però, sono da ponderare per un coefficiente che dipende dalla situazione personale del contribuente, infatti, se:
- non sono presenti figli a carico, il limite si riduce alla metà;
- è presente un figlio a carico, il limite si riduce al 70%;
- sono presenti due figli a carico, il limite si riduce all’85%;
- sono presenti più di due figli a carico o almeno un figlio disabile, il limite si assume in misura piena.
Le principali deduzioni nelle dichiarazioni 2025
Per completezza, proponiamo una carrellata delle deduzioni previste per le dichiarazioni relative al 2024 nei modelli 2025. Parliamo cioè di quelle spese che possono contribuire ad abbattere il reddito imponibile. Nel dettaglio:
- contributi previdenziali e assistenziali obbligatori: versamenti obbligatori a enti pubblici o casse professionali;
- contributi volontari a forme pensionistiche complementari: fino a 5.164,57 euro annui;
- assegni periodici corrisposti al coniuge: solo se disposti da sentenza e al netto di quelli per i figli;
- spese per l’assistenza a persone non autosufficienti: deducibili fino a 2.100 euro con reddito non superiore a 40.000 euro;
- erogazioni liberali a favore di ONG e istituzioni religiose;
- spese mediche e di assistenza specifica sostenute per disabili.
Dichiarazione dei redditi 2025: termini di presentazione
Per le persone fisiche, che hanno diritto alle detrazioni fin qui illustrate, esistono due diversi modelli dichiarativi: 730, adesso anche in versione "dichiarazione semplificata", e Redditi.
Il modello 730 è riservato a lavoratori dipendenti e pensionati, poiché occorre avere un sostituto d'imposta di riferimento (datore di lavoro o INPS) che opera direttamente sul cedolino il conguaglio delle imposte, a debito o a credito che siano.
Nel dettaglio il modello 730 può essere utilizzato da coloro che abbiano percepito nel 2024:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati a quelli di lavoro dipendente;
- redditi dei terreni e dei fabbricati;
- redditi di capitale;
- redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA;
- redditi diversi (es. redditi di terreni e/o fabbricati situati all’estero);
- redditi assoggettabili a tassazione separata.
Di seguito il calendario delle scadenze 2025 per il 730:
- dal 30 aprile 2025 è possibile accedere alla dichiarazione semplificata presente sulla piattaforma dell'Agenzia delle Entrate;
- presentazione all'Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre 2025.
Il modello Redditi PF (persone fisiche) riguarda invece:
- le partite IVA;
- i soggetti che hanno diritto alla compilazione del 730, ma che per qualsiasi motivo scelgono di applicare questa alternativa;
- coloro che non hanno presentato il 730 entro la scadenza fissata.
La presentazione del modello Redditi, infatti, concede un lasso di tempo lievemente maggiore per la presentazione al Fisco, con scadenza al 31 ottobre 2025.