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Climate change: un rischio strategico e operativo a lungo termine

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La gestione del rischio climatico deve essere integrata nella strategia aziendale, andando oltre la semplice compliance normativa

Il report FERMA “NEXT – New EXposure Trends”, pubblicato a maggio 2025, segna un punto di svolta nell’approccio delle aziende europee alla gestione dei rischi a medio e lungo termine. FERMA, Federazione Europea delle Associazioni di Risk Management, evidenzia come le imprese e i governi siano ancora fortemente condizionati da una visione a breve termine, spesso guidata da pregiudizi cognitivi e pressioni di mercato, che limita la capacità di anticipare e gestire rischi sistemici come il cambiamento climatico. Il documento sottolinea che la tendenza a privilegiare i guadagni immediati rispetto alla resilienza futura si traduce in approcci reattivi, piuttosto che proattivi, nella gestione del rischio.

La nuova visione del rischio per le aziende europee

Tra gli ostacoli principali individuati dal report vi sono la sopravvalutazione della capacità delle aziende di gestire il rischio, la resistenza al cambiamento e la tendenza al pensiero di gruppo. Questi fattori rafforzano l’orientamento organizzativo verso il breve termine, rendendo le imprese vulnerabili agli effetti dirompenti delle nuove tendenze di rischio. FERMA propone una serie di strumenti e raccomandazioni per superare queste barriere, tra cui l’adozione di una cultura del rischio più lungimirante e l’integrazione della valutazione dei rischi emergenti nei processi decisionali strategici.
Un elemento chiave del report è la classificazione dei quattro maggiori rischi a medio-lungo termine per le imprese europee:

  • cambiamenti geopolitici;
  • accelerazione tecnologica;
  • capitale umano;
  • cambiamento climatico.

Quest’ultimo, in particolare, viene descritto come un rischio trasversale, in grado di impattare non solo le attività operative, ma anche la reputazione, la conformità normativa e la sostenibilità finanziaria delle aziende.

Ferma - Next New Exposure Trends Report 2025
Fonte: Ferma - Next New Exposure Trends Report 2025

 


Il cambiamento climatico come rischio strategico e operativo

Il cambiamento climatico emerge dal report FERMA come uno dei rischi più critici e sistemici per le imprese europee, sia dal punto di vista strategico che operativo. Le aziende si trovano di fronte a una crescente frequenza e intensità di eventi climatici estremi, che possono causare:

  • interruzioni delle catene di approvvigionamento;
  • danni agli asset fisici;
  • aumento dei costi assicurativi;
  • maggiore pressione da parte di stakeholder e regolatori.

FERMA sottolinea che la gestione del rischio climatico deve essere integrata nella strategia aziendale, andando oltre la semplice compliance normativa. Il rischio climatico non riguarda solo i danni fisici, ma anche i rischi di transizione legati all’adozione di nuove tecnologie, cambiamenti nei modelli di business e l’evoluzione delle aspettative sociali e normative.
Tutto quanto esposto richiede una maggiore attenzione agli investimenti in resilienza, adattamento e mitigazione. Le imprese sono chiamate a valutare i rischi climatici con un approccio olistico, considerando sia gli impatti diretti che quelli indiretti, come la vulnerabilità delle infrastrutture critiche e la disponibilità di risorse naturali. FERMA suggerisce inoltre di adottare strumenti avanzati di modellizzazione dei rischi e di integrare la valutazione climatica nei processi di pianificazione finanziaria e operativa.

Le implicazioni per il settore assicurativo

Il settore assicurativo europeo si trova di fronte a sfide senza precedenti a causa dell’aumento della frequenza e gravità degli eventi climatici, che mettono sotto pressione la sostenibilità dei modelli di business tradizionali. FERMA evidenzia come le "climate protection gaps", ovvero le aree di rischio climatico non adeguatamente coperte dalle polizze assicurative, siano in rapido aumento. Secondo il Global Risk Manager Survey Report 2024, il 53% dei risk manager teme che parte delle proprie attività o sedi possano diventare non assicurabili in futuro, con i rischi climatici identificati come la principale area di possibile esclusione dalla copertura.
Le compagnie assicurative stanno adottando criteri più restrittivi nella sottoscrizione dei rischi legati alla transizione energetica e agli asset green, spesso escludendo dalla copertura attività connesse a settori ad alto impatto ambientale, come i combustibili fossili o il mining. Questo fenomeno rischia di rallentare la transizione verso modelli di business più sostenibili, poiché le aziende potrebbero trovarsi prive di un’adeguata rete di protezione finanziaria per investimenti innovativi e tecnologie emergenti.
FERMA propone una maggiore collaborazione tra settore pubblico e privato per colmare i gap assicurativi, suggerendo la creazione di uno schema europeo di riassicurazione pubblico-privato, come proposto da Eiopa e BCE, per aumentare la capacità assicurativa e ridurre i premi. Inoltre, l’adozione di soluzioni innovative come le assicurazioni parametriche e le polizze multi-rischio può contribuire a migliorare la resilienza delle imprese di fronte ai rischi climatici.

L’aumento delle azioni legali (Climate Litigation)

Un trend in forte crescita, evidenziato dal report FERMA, è quello delle azioni legali legate al cambiamento climatico ("climate litigation"). Le imprese europee sono sempre più esposte a contenziosi da parte di stakeholder, ONG, investitori e autorità di regolamentazione, che contestano la mancata adozione di misure adeguate per mitigare i rischi climatici o la non conformità agli standard ESG.
Il report sottolinea che il rischio legale non riguarda solo le grandi multinazionali, ma anche le PMI, che possono essere coinvolte in cause collettive o azioni di responsabilità per danni ambientali e omissioni nella disclosure climatica. Le sentenze recenti a livello europeo mostrano una crescente propensione dei tribunali a riconoscere la responsabilità delle aziende nella lotta al cambiamento climatico, con impatti potenzialmente significativi su reputazione, valore di mercato e accesso ai capitali.
FERMA raccomanda alle imprese di:

  • rafforzare le proprie politiche di governance climatica;
  • migliorare la trasparenza nella rendicontazione dei rischi;
  • adottare protocolli di gestione delle crisi legali.

La collaborazione tra risk manager, ufficio legale e funzioni ESG diventa essenziale per anticipare e mitigare i rischi di climate litigation, anche attraverso la formazione e l’aggiornamento continuo sulle evoluzioni normative e giurisprudenziali.

Strategie per la resilienza e l’adattamento: il ruolo dei Risk Manager

Il ruolo dei risk manager è centrale nel guidare le strategie di resilienza e adattamento delle imprese europee di fronte al cambiamento climatico. Secondo FERMA, i risk manager sono chiamati a:

  • integrare la valutazione dei rischi climatici nei processi decisionali;
  • promuovere una cultura aziendale orientata alla prevenzione e alla gestione proattiva delle minacce emergenti.

Una delle principali raccomandazioni del report è quella di adottare strumenti avanzati di analisi dei rischi, come la modellizzazione predittiva e la quantificazione finanziaria degli impatti climatici, per supportare la definizione di piani di adattamento efficaci. I risk manager devono inoltre facilitare la collaborazione tra le diverse funzioni aziendali, coinvolgendo il top management, il settore assicurativo e le funzioni ESG, per garantire un approccio integrato e multidisciplinare alla gestione del rischio climatico.
FERMA suggerisce anche la creazione di gruppi di lavoro interni ed esterni, la partecipazione a iniziative di formazione specializzata e il coinvolgimento attivo nei processi di policy-making a livello europeo. In particolare, l’utilizzo di "captive insurance" viene indicato come una soluzione innovativa per consolidare i dati sui rischi climatici e incentivare investimenti in prevenzione e mitigazione.
Infine, il report sottolinea l’importanza di sviluppare strategie di comunicazione trasparente e di engagement con gli stakeholder, per rafforzare la fiducia e la reputazione aziendale nel percorso verso la sostenibilità.

Verso un futuro aziendale sostenibile

Il report FERMA 2025 rappresenta un richiamo forte alla necessità di una trasformazione profonda nella gestione dei rischi da parte delle imprese europee. Il cambiamento climatico si configura come una minaccia sistemica, in grado di influenzare ogni aspetto della vita aziendale, dalla strategia alla gestione operativa, dalla reputazione alla solidità finanziaria.
Solo un approccio proattivo, basato su una visione di lungo termine e sulla collaborazione tra imprese, assicuratori e istituzioni pubbliche, può garantire la resilienza e la competitività delle aziende nel nuovo contesto globale. L’evoluzione del settore assicurativo, l’adozione di strategie di adattamento e la centralità del risk management sono elementi chiave per affrontare le sfide future e cogliere le opportunità offerte dalla transizione verso un’economia sostenibile.
Le imprese che sapranno integrare la gestione del rischio climatico nei propri processi decisionali saranno meglio posizionate per affrontare le incertezze del futuro, rafforzando la propria capacità di adattamento e contribuendo alla costruzione di un sistema economico più resiliente e sostenibile.
 

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