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I rischi più temuti dalle aziende

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Il cyber si conferma il rischio aziendale più temuto a livello globale anche per il 2024

E' quanto emerge merge dalla XIII edizione dell’Allianz Risk Barometer, la classifica annuale, curata da Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), che illustra i rischi d’impresa attraverso la consultazione di 3.609 esperti di gestione del rischio di 24 settori industriali dislocati in 92 paesi e territori. Ad essere intervistati sono amministratori delegati, risk manager, broker ed esperti assicurativi. Il barometro misura inoltre l’evoluzione del livello di percezione dei rischi e offre un’interessante lettura del contesto nel quale le imprese si trovano ad operare. 

I principali rischi percepiti a livello globale

Non solo il rischio informatico resta il più temuto, ma viene riconosciuto come tale da un numero sempre più consistente di intervistati (36% delle risposte contro il 34% del 2023). Al secondo posto si conferma il timore per l’interruzione delle attività, fenomeno spesso collegato al cyber risk.

Aumenta la paura per le catastrofi naturali, sempre più frequenti e dalle conseguenze devastanti, che salgono dal 6° al terzo gradino del podio (26% delle risposte), risultando il rischio con la crescita maggiore.
Il 2023, d’altra parte, si è rivelato un altro anno da record, con l’ennesimo innalzamento delle temperature  e perdite assicurate dovute a eventi naturali estremi che hanno superato i 100 miliardi di dollari per il quarto anno consecutivo. Una preoccupazione che si riflette anche nel timore per il cambiamento climatico, fermo in 7° posizione, ma che rappresenta la priorità per numerosi Paesi, fra cui il Brasile, il Messico, il Marocco, la Thailandia, la Grecia, in cui si è verificato l’incendio più esteso mai successo in Europa, e la Slovenia, colpita da forti inondazioni che hanno condizionato la supply chain con conseguenze nel mercato automobilistico europeo.

A guadagnare posizioni sono anche il pericolo incendio (dal 9° al 6° posto) e i rischi politici (dal 10° all’8° posto).

Questa la classifica dei rischi maggiormente percepiti dalle aziende a livello globale:

  1. Cyber Risk
  2. Business Interruption
  3. Catastrofi naturali
  4. Cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare
  5. Cambiamenti nello scenario macro economico
  6. Incendi ed esplosioni
  7. Cambiamento climatico
  8. Rischi politici
  9. Cambiamenti sul mercato
  10. Carenza di manodopera qualificata

Secondo Petros Papanikolaou, CEO di Allianz Commercial, i rischi percepiti come i principali e cresciuti maggiormente riflettono le problematiche che le aziende, ovunque nel mondo, si trovano a dover affrontare. La digitalizzazione, il cambiamento climatico e l’incertezza dello scenario geopolitico mettono infatti a dura prova la continuità operativa delle imprese e della loro supply chain.

Rischi che risultano essere trasversali, perchè interessano le grandi come le piccole realtà, anche se la consapevolezza di questi pericoli è cresciuta soprattutto nelle aziende più strutturate, che hanno migliorato la loro resilienza. Le organizzazioni più piccole faticano ancora ad attrezzarsi per identificare e affrontare un scenario più ampio di rischi, allungando i tempi di ripristino delle attività. I broker assicurativi e le compagnie dovrebbero essere consapevoli dei rischi più temuti, noti e nuovi, e adeguare di conseguenza le loro coperture assicurative.

I rischi più percepiti dalle aziende italiane

Anche in Italia il rischio maggiormente percepito dalle aziende è quello informatico, affiancato però dal timore per l’interruzione dell’attività (che guadagna una posizione rispetto alla classifica dello scorso anno).

Chiude il podio il cambiamento climatico, rischio che è passato dalla 5° alla 3° posizione e che è correlato alle catastrofi naturali (4° rischio più percepito, in salita dal 7° posto dello scorso anno) che hanno interessato il nostro territorio nel 2023, dall’alluvione in Emilia Romagna alla siccità fino alle tempeste di vento e grandine. In particolare, le tre alluvioni che hanno colpito la regione emiliana sono risultate al sesto posto della classifica delle 20 peggiori catastrofi naturali del 2023, con 15 morti, 46 mila persone coinvolte, oltre 100 comuni interessati e un danno economico procapite di 164 dollari (che diventano 200.000 se si prendono in considerazione solo le persone coinvolte direttamente).

Questa la classifica dei rischi più temuti in Italia:

Allianz Risk Barometer 2024 - Top 10 rischi più percepiti in Italia


Cyber Risk

Il rischio informatico, il più importante a livello globale per il terzo anno consecutivo, è considerato la minaccia principale in ben 17 Paesi, oltre all’Italia, fra cui Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Australia, India e Giappone.

A preoccupare maggiormente, in questo ambito, è il data breach (59%), ovvero la violazione dei dati. Seguono gli attacchi alle infrastrutture critiche e ai beni fisici (53%) e gli attacchi ransomware (53%), attività cresciuta del 50% rispetto al 2022 secondo il III Report annuale di Howden sugli andamenti della cyber insurance "Coming of Age". Secondo lo studio, le aziende più colpite sono quelle manifatturiere, poi i servizi professionali, l’istruzione e la vendita al dettaglio. I timori nascono anche dalla rapida evoluzione dell’Intelligenza Artificiale, che, se utilizzata per scopi criminali, può contribuire a generare nuove varianti die ransomware aumentando il numero di attacchi che possono essere sferrati.

Le minacce diventano sempre più sofisticate ma al contempo aumenta la digitalizzazione delle attività da cui le aziende dipendono sempre più, quindi è fondamentale garantire che le informazioni e i dati siano protetti in modo efficace. Howden ha sviluppato un servizio di consulenza finalizzato a supportare le aziende nell'individuazione delle criticità, con soluzioni assicurative innovative e complete così da poter predisporre e mantenere un adeguato piano di sicurezza informatica.

Business interruption

Con la fine della pandemia si è ridimensionato il rischio di interruzione alle catene di approvvigionamento, ma l’interruzione delle attività è rimasta ben salda al 2 posto fra i pericoli più temuti da risk manager e amministratori delegati di tutto il mondo. La Business Interruption è d’altra parte strettamente correlata a molti dei rischi più importanti e temuti, fra cui spiccano il cyber, le catastrofi naturali e gli incendi. Questi ultimi, fra l’altro, sono ritenuti un rischio accresciuto anche per la maggiore elettrificazione e la crescita esponenziale delle batterie agli ioni di litio.
Da non sottovalutare anche la fortissima interconnessione dei mercati globali e dalla dipendenza dalle supply chain di servizi o prodotti ritenuti strategici o critici.

Un piano di business continuity si rivela quindi fondamentale per qualsiasi azienda, per garantire la continuità operativa, ricercare fornitori alternativi, non perdere competitività e tutelare la propria reputazione agli occhi di clienti e stakeholder.
 

Prospettive per il 2024

Risk manager, top mananer e gli esperti nella gestione del rischio intervistati da Allianz hanno manifestato qualche speranza per il 2024 per quanto riguarda i rischi macroeconomici (scesi dal 3° al 5° posto), che negli scorsi anni erano stati pesantemente condizionati dalla pandemia di Covid-19.
Rimangono però modeste le previsioni di crescita economica, quantificabili solo attorno a poco più del 2%.

Se i tassi di inflazione alti preoccupano meno, c’è comunque da tenere in considerazione il rischio di eventuali sconvolgimenti a seguito dei risultati elettorali che verranno determinati quest’anno, in primis con la conferma o meno del Presidente degli Stati Uniti d’America.